HomeCriptovaluteBitcoinI 15 anni del genesis block di Bitcoin (BTC)

I 15 anni del genesis block di Bitcoin (BTC)

Il 3 gennaio del 2009, alle ore 18:15 UTC, Satoshi Nakamoto minava il genesis block di Bitcoin (BTC). 

Con quel blocco nasceva a tutti gli effetti la blockchain di Bitcoin (la prima decentralizzata al mondo) e la criptovaluta BTC (la prima al mondo). 

Oggi quindi si festeggia il quindicesimo compleanno del genesis block di Bitcoin. 

Il genesis block di Bitcoin (BTC)

Il blocco numero 0 della blockchain di Bitcoin, ovvero il primo, è stato denominato in seguito “genesis block” perchè è di fatto il blocco da cui è stata generata la blockchain di Bitcoin. 

Blockchain significa proprio catena di blocchi, anche se Satoshi non usò quel termine a quei tempi, perché i blocchi sono tutti concatenati l’uno all’altro.

Il blocco numero 1 è concatenato al blocco numero 0, il numero 2 all’1, e così via. L’unico a non essere concatenato con alcun blocco precedente è per l’appunto il blocco 0, o genesis block. 

Satoshi lo minò il 3 gennaio 2009 incassando i primi 50 BTC mai emessi nella storia, e da allora non li ha mai né utilizzati, né spostati. Ovviamente in quel blocco non c’era alcuna transazione, perché prima di esso non esisteva alcun BTC. 

Il secondo blocco, ovvero il numero 1, fu poi minato 6 giorni dopo sempre da Satoshi, e da quel momento si iniziarono a minare blocchi di Bitcoin al ritmo di circa uno ogni 10 minuti. 

Satoshi fino al 2011, anno della sua scomparsa, minò moltissimi blocchi, incassando più di un milione di BTC che non ha mai usato. 

Tuttavia, già a febbraio 2009 altri iniziarono a minare BTC, da quando Satoshi pubblicò la prima versione del software Bitcoin (v0.1). 

Il prezzo di Bitcoin (BTC) dal genesis block

Va detto che a quell’epoca il valore di mercato di BTC era zero. 

Infatti non esisteva alcuna piattaforma per scambiarlo con altre monete: poteva solo essere inviato ad altre persone. 

La prima transazione, ovvero il primo spostamento di BTC da un indirizzo pubblico ad un altro, avvenne il 12 gennaio sempre del 2009 tra Satoshi, che all’epoca era l’unica persona al mondo a possedere BTC, e Hal FInney, che fu il primo in assoluto a riceverli. 

Per tutto il corso del 2009 non fu possibile scambiare BTC su piattaforme online: erano possibili solo gli scambi P2P tra persone. 

Bitcoin iniziò ad essere scambiato sugli exchange l’anno successivo, nel 2010, ad un prezzo iniziale di circa 0,05$ (cinque centesimi di dollaro). Erano passati quasi un anno e mezzo dal genesis block, e la domanda di mercato per BTC ancora praticamente non c’era. 

Il 2010 comunque si chiuse con un prezzo di 0,30$, ovvero sei volte tanto il prezzo iniziale. Il 2011 si chiuse a 4,7$, ed il 2012, ovvero l’anno del primo halving, si chiuse a circa 13$. L’anno successivo, il primo post-halving, ci fu la prima grande bolla speculativa che portò il prezzo ad oltre 1.100$. 

In altre parole, dall’inizio dei primi scambi sugli exchange, tre anni e mezzo prima, il prezzo era salito di più del 2.000.000%. 

Il secondo halving avvenne nel 2016, seguito nel 2017 dalla seconda grande bolla che portò il prezzo a 20.000$. Il terzo halving avvenne nel 2020, e nel 2021 il prezzo salì fino a 69.000$. Ad aprile di quest’anno ci sarà il quarto halving

La blockchain

Quel 3 gennaio 2009 non nacque soltanto l’asset BTC, ma di fatto nacque anche la prima blockchain al mondo. 

Era, ed è ancora adesso, una blockchain basata su Proof-of-Work, con tutti i BTC minabili e nessuno pre-minato. 

Da allora sono nate moltissime altre blockchain, le prime sempre basate su PoW, come Litecoin, e poi anche altre basate su Proof-of-Stake o similari, come Ripple. Ethereum nacque solo nel 2015, prima basato su Pow ed a partire dall’anno scorso su PoS. 

Oltre ad erv rivoluzionato il mondo della finanza, Bitcoin con la sua blockchain ha anche rivoluzionato il mondo delle piattaforme decentralizzate, dando il via ad una rivoluzione che è ancora in corso. 

La fine di Satoshi

Dopo aver condotto le operazioni per due anni, ed aver minato più di un milione di BTC, Satoshi Nakamoto scomparve completamente nel 2011. 

Da allora nessuno ha più saputo nulla di lui e nessuno è mai più riuscito a contattarlo. Per quanto se ne sa, nessuno dei BTC che ha minato è mai stato utilizzato. 

Con un valore di mercato di 0,30$, a fine 2010 Satoshi aveva un patrimonio di 300.000$ in BTC, che ora invece varrebbe addirittura più di 40 miliardi di dollari. 

Il fatto che una volta scomparso non abbia mai utilizzato nessuno dei BTC che ha minato, per quanto se ne sa, fa supporre che possa essere deceduto. Lo stesso Hal Finney ad esempio è morto nel 2014, a causa di una grave malattia scoperta già nel 2009. 

Per Bitcoin la scomparsa definitiva di Satoshi Nakamoto paradossalmente è stata un bene, perché a prescindere dalla fine che abbia fatto (nessuno ha mai saputo chi fosse) ha reso Bitcoin un patrimonio pubblico, comune. 

Bitcoin, infatti, è ora di tutti, e nemmeno Satoshi può ricriminarne la proprietà. 

È possibile che proprio questa sua caratteristica sia, insieme ad altre come la natura deflattiva, alla base del suo successo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
Born in 1975, Marco has been the first to talk about Bitcoin on YouTube in Italy. He founded ilBitcoin.news and the Facebook group" Bitcoin Italia (open and without scam) ".
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