PLA bioplastic: the optimal material for 3D printers

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    Polylactic Acid used by devices for creating three-dimensional objects

    PLA bioplastic, along with other traditional plastics, is the most common material for 3D printers for creating three-dimensional objects.

    According to the definition:

    the term 3D printing covers a variety of processes in which material is joined or solidified under computer control to create a three-dimensional object […]typically layer by layer. […]. As of 2019 the precision, repeatability and material range has increased to the point that some 3D-printing processes are considered viable as an industrial-production technology, whereby the term additive manufacturing can be used as a synonym for 3D printing. 

    Just like the EarthBi bioplastic, based on biomass, specifically the sugar cane from which polylactic acid is produced, PLA bioplastic possesses the right qualities to be processed by the manufacturing machine making the process odorless in itself, less toxic and therefore sustainable.

    Not only, unlike petroleum-based plastics, PLA bioplastics represent an extraordinary innovation for this type of production since it allows the re-use of realized objects a considerable number of times to create new ones.

    In fact, the product created can be remelted, thus creating a new material ready for printing of other objects and / or prototypes. A unique opportunity for even the most inexperienced makers who can treat the same sustainable material several times, without contributing to the plastic pollution.

    PLA bioplastic filaments are also less prone to distortions and wrinkles and, for this reason, they can be used to print in 3D without the need for a heated printing surface. In addition, details such as sharp edges and margins are perfect and objects printed with PLA material generally have a smooth, shiny appearance.

    In general, PLA also prints at a lower temperature than for example ABS, which is between 190ºC and 230ºC and is also an excellent material as it helps to produce higher quality prints, reducing problems arising from the material and minimizing downtime.

    On the other hand, however, the PLA material is more difficult to model due to its cooling and solidification speed and, moreover, the models created could deteriorate in contact with water.

    However, PLA bioplastic remains a consistent material, simple to use, resistant and available in a wide variety of colors, making it suitable for 3D printing.

    Most common PLA applications for 3D printing

    As already described, biobased and biodegradable bioplastics such as EarthBi bioplastics are increasingly used in various industrial sectors: packaging, textiles, automotive, cosmetics, biomedical applications and more. Same also applies to 3D printing, where it is confirmed as a valid substitute for traditional plastic, also because its PLA filaments improve the results.

    3d printer

    Among the most common we can find the printing of electrical products, bottles, plastic films, medical devices, plates, pins, screws, rods and many similar items.

    PLA bioplastic is also used to prepare materials that are generally considered safe for storing food products for a certain period of time, such as containers, trays and films.

    More generally, PLA filaments are mainly used by 3D printers to produce prototypes in architecture, in DIY, in the automotive sector, in packaging and in design products.

    EarthBi bioplastics, based on PLA, can be used by 3D printers for both domestic and industrial use. The manufacturing processes patented by EarthBi have been developed in collaboration with Italian scientists and industrial chemists to make the EarthBi bioplastic capable of excellent performance and adaptable to many applications used in production processes, including a 3D printer.

     

    EarthBi: https://earthbi.io 


    Leggi l’articolo in italiano:

    Bioplastica PLA: il materiale ottimale per le stampanti 3D

    L’Acido Polilattico utilizzato dai dispositivi per la creazione di oggetti tridimensionali   

    La bioplastica PLA, insieme alle altre plastiche tradizionali, è il materiale più comunemente utilizzato dalle stampanti 3D per la creazione di oggetti tridimensionali.

    Secondo la definizione:

    con stampa 3D si intende la realizzazione di oggetti tridimensionali mediante produzione additiva, partendo da un modello 3D digitale. Il modello digitale viene prodotto con software dedicati e successivamente elaborato per essere poi realizzato con diverse tecnologie, tra cui anche quella che costruisce prototipi strato dopo strato, attraverso una stampante 3D.

    Proprio come la bioplastica EarthBi, basata su biomassa, nello specifico la canna da zucchero da cui viene prodotto l’acido polilattico, la bioplastica PLA possiede le giuste qualità per poter essere lavorata dalla macchina di produzione manifatturiera rendendo il processo di per sé  inodore, meno tossico e quindi sostenibile. 

    Non solo, al contrario delle plastiche a base di petrolio, la bioplastica PLA rappresenta una straordinaria innovazione per questo tipo di produzione poiché permette il riutilizzo degli oggetti realizzati un numero considerevole di volte per crearne di nuovi. 

    Infatti, il prodotto realizzato può essere rifuso, dando vita così ad un nuovo materiale pronto per la stampa di altri oggetti e/o prototipi. Un’occasione unica anche per i maker più inesperti che potranno trattare più volte lo stesso materiale sostenibile, senza contribuire all’inquinamento causato da plastica.

    I filamenti bioplastici PLA sono anche meno soggetti a distorsioni e arricciature e, proprio per questo motivo, possono essere impiegati per stampare in 3D senza la necessità del piano di stampa riscaldato. Inoltre, dettagli come spigoli vivi e bordi risultano perfetti e gli oggetti stampati con materiale PLA in genere hanno un aspetto liscio e lucido.

    In generale, il PLA stampa anche ad una temperatura inferiore rispetto ad esempio l’ABS, che si aggira tra i 190ºC e 230ºC ed è, inoltre, un ottimo materiale in quanto aiuta a produrre stampe di qualità superiore, ridurre i problemi derivanti dal materiale, e ridurre al minimo i tempi di inattività.

    Di contro, però, il materiale PLA è più difficile da modellare a causa della sua velocità di raffreddamento e solidificazione e, inoltre, i modelli creati potrebbero deteriorarsi a contatto con l’acqua. 

    In ogni modo, la bioplastica PLA rimane un materiale coerente, semplice da usare, resistente e disponibile in un’ampia varietà di colori rendendolo idoneo per la stampa 3D.

    Applicazioni più comuni del PLA per la stampa 3D

    Come già descritto, la bioplastica biobased e biodegradabile come la bioplastica EarthBi viene sempre più utilizzata in diversi settori industriali: imballaggi, tessile, automobilistico, cosmetica, applicazioni biomedicali ed altro ancora. Lo stesso vale anche per la stampa 3D, dove si conferma come valido sostituto della plastica tradizionale, anche perché i suoi filamenti in PLA ne migliorano i risultati. 

    3d printer

    Tra i più comuni vi sono la stampa di prodotti elettrici, bottiglie, pellicole di plastica, dispositivi medici, piastre, spille, viti, barre e molti elementi simili.

    La bioplastica PLA viene anche utilizzata per preparare materiali che generalmente sono considerati sicuri per la conservazione di prodotti alimentari per un certo periodo di tempo, come contenitori, vassoi e pellicole. 

    Più in generale, i filamenti in PLA vengono principalmente utilizzati dalla stampante 3D per produrre prototipi nell’architettura, nel fai da te, nel settore automobilistico, nell’imballaggio e nei prodotti di design. 

    La bioplastica EarthBi, basata sul PLA, potrà essere utilizzata dalle stampanti 3D sia per uso domestico che industriale. I processi produttivi brevettati da EarthBi, sono stati realizzati in collaborazione con scienziati e chimici industriali italiani proprio per rendere la bioplastica EarthBi capace di eccellenti prestazioni e adattabile alle molteplici applicazioni di utilizzo nei processi produttivi, stampante 3D inclusa. 

     

    EarthBi: https://earthbi.ioÂ